Quinta commissione – “Via libera all’assestamento di bilancio: importanti finanziamenti per scuole paritarie e salute mentale. Approvato il Consolidato 2019”

17 novembre 2020

(Arv) Venezia 17 nov. 2020 - La Quinta commissione consiliare permanente ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere alla Prima commissione in ordine alla manovra di assestamento al bilancio di previsione 2020-2022: ulteriori 3 milioni di euro sono stati stanziati a favore delle scuole materne paritarie (fascia 0- 6 anni), mentre circa 7 milioni e mezzo sono destinati al settore della salute mentale. Approvato a maggioranza, senza voti contrari, anche il bilancio consolidato 2019 che ha esteso il perimetro di consolidamento: 8 società e 19 enti, facendo registrare oltre 213 milioni di utile e un valore del patrimonio netto in crescita, pari a più di 3 miliardi. Il Consolidato rappresenta una fotografia dei bilanci di esercizio già approvati dalla Regione, dalle sue Partecipate ed Enti strumentali.

Il presidente della commissione, Sonia Brescacin (Zaia Presidente) ha espresso “grande soddisfazione per l’approvazione dell’assestamento e del bilancio consolidato, provvedimenti importanti per l’attività regionale. Una ulteriore conferma della risposta capillare e puntuale che il Veneto sta garantendo per far fronte alle principali problematiche che purtroppo dobbiamo affrontare in questi giorni difficili. Credo che sia soprattutto importante aver stanziato ulteriori 3 milioni a sostegno delle scuole materne paritarie e 7 milioni e mezzo a favore delle strutture residenziali per le malattie mentali”.

Il vicepresidente Anna Maria Bigon (Partito Democratico) ha evidenziato l’importanza “dell’ulteriore sostegno alle scuole paritarie che svolgono un ruolo fondamentale in seno alla nostra società. E’ inoltre apprezzabile l’investimento fatto dalla Regione per rispondere alle esigenze legate alla cura delle malattie mentali: si tratta tuttavia solo di un primo passo, perché auspico che le risorse vengano implementate nei prossimi mesi”.

 

È stata illustrata dall’Assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, la Proposta di legge, primo firmatario il presidente Luca Zaia, “Modifiche alla L.R. 29 giugno 2012, n. 23, 'Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016’”.

“Allineiamo la figura del Direttore dell’Area Sanità e Sociale, dal punto di vista anagrafico (65 anni) ed economico, a quella dei DG delle Ulss”, ha spiegato Lanzarin.

L’Assessore ha poi fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid. “Il bollettino di questa mattina attesta quasi 2 mila nuovi positivi. Con 274 posti occupati in Terapia Intensiva siamo in fascia 4- arancione, quella che va dalle 250 alle 400 T.I. Sono stati attivati Covid Point in tutte le province venete, operativi dalle 7 alle 19. Momentaneamente sospese le attività chirurgiche programmate e, in generale, le prestazioni sanitarie non urgenti: questo non per mancanza di posti letto ma a causa della ormai cronica carenza di personale, un problema non certo del Veneto ma nazionale. In base a un Protocollo, che a sua volta applica un accordo nazionale, recepito in sede di Conferenza Stato- Regioni- Province Autonome, i medici di Medicina Generale hanno l’obbligo di effettuare tamponi: sono 1148 i professionisti che stanno garantendo questo servizio, su un totale di oltre 3 mila, per una percentuale del 38% circa”.

“Da Roma, il commissario Domenico Arcuri ci ha messo a disposizione 64 mila tamponi, che si aggiungono ai 22 mila che erano già in nostra dotazione. Utilizzando il Fondo Sanitario Regionale acquisteremo altri 100 mila tamponi. Stiamo già parlando con i medici pediatri, che rientrano nell’accordo, per l’effettuazione di tamponi nelle scuole” – ha aggiunto Lanzarin – “Riusciamo a garantire una efficace risposta anche sotto l’aspetto delle cure domiciliari, con 45 Usca attive nel territorio, che vedono impegnati oltre 340 medici”.

L’Assessore ha infine garantito “l’assoluta affidabilità dei tamponi rapidi, che hanno avuto l’avvallo dell’Istituto Superiore di Sanità. E abbiamo quasi concluso la partita per una capillare distribuzione del vaccino antinfluenzale”.